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Martedì, 02 Agosto 2011 11:40

La battaglia per L’Aquila: ricostruire!

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Insieme per una legge di iniziativa popolare per ricostruire il capoluogo abruzzese!

 

A due anni dal terremoto del 6 aprile 2009, il centro storico de L’Aquila fa ancora impressione. Il capoluogo abruzzese, noto per le sue chiese, le sue fontane, i suoi palazzi antichi, rumoreggiante di vita da città universitaria, è ancora oggi l’ombra di se stesso, un fantasma silenzioso e pericolante.

Oltre all’immane tragedia che ha colpito la città alle 3.33 di quella notte terribile, oltre ai morti e ai feriti, alle case crollate, alle tristi ricerche fra le macerie, oltre alla maratona di solidarietà che quell’evento ha generato in tutto il Paese, oltre tutto questo, due anni dopo, ci sono le piccole tragedie individuali, di chi cerca di ricominciare la propria esistenza magari senza più un lavoro, avendo perso la casa, senza più quei legami sociali che facevano da collante di un intero capoluogo.

Fin dai primi giorni dopo il sisma, comitati e associazioni di cittadini si sono impegnati affinché L’Aquila non si arrendesse e ricominciasse a vivere. Assemblee sotto ai tendoni, discussioni pubbliche, manifestazioni hanno coinvolto migliaia di persone nel corso dei mesi successivi al terremoto.

Gli aquilani chiedevano risposte diverse da quelle fornite da Roma: il Governo, che tanto si era speso nei giorni dell’emergenza, sembrava avere dimenticato promesse e impegni. Gli aquilani, nel loro difficile presente, dovevano fare i conti con l’imminente ripresa dei pagamenti delle tasse, con la mancanza di fondi stanziati per la ricostruzione e per le vittime, con una gestione emergenziale e straordinaria che sottraeva a quelle comunità il potere di decidere come dovesse avvenire la ricostruzione e che consentisse di verificare, in piena trasparenza, l’assenza di illeciti e infiltrazioni negli appalti.

Gli aquilani, che sono arrivati per manifestare fin sotto il Parlamento, in alcune torride giornate di luglio, dove ad accoglierli, anziché rappresentanti delle istituzioni, hanno trovato spesso la polizia in tenuta antisommossa, non si sono ancora arresi. Per questo hanno dato vita, attraverso un grande processo di partecipazione democratica della cittadinanza, a una proposta di legge di iniziativa popolare, da presentare in Parlamento.

Il 9 giugno alcuni rappresentanti del comitato promotore della legge hanno consegnato al Presidente della Camera Gianfranco Fini le oltre 50.000 firme raccolte a sostegno della proposta. Ora tocca alle istituzioni continuare l’impegno per L’Aquila tenendo fede alle speranze di un’intera comunità. E tocca a noi cittadini tenere alta l’attenzione affinché questo avvenga.



Per approfondire:

Ultima modifica il Lunedì, 05 Marzo 2012 12:03