L’avv. Michele Bonetti dell’Unione degli Universitari in un’intervista esclusiva al giornale “100 passi” - che offre informazioni e propone approfondimenti su svariate tematiche, quali politica, legalità, cronaca ambiente, cultura, scuola e università - ha affrontato il tema degli studenti che ogni anno sono alle prese con un test d’accesso per entrare all’università e che rimangono esclusi dall’ingresso per il numero chiuso.
Oggi l’università italiana è, come alcuni dicono, “programmata”; si tratta di un fenomeno che doveva inizialmente riguardare Medicina, Odontoiatria, Architettura, Veterinaria e Scienze della formazione, invece in qualche anno si è esteso a macchia d’olio sino a ricomprendere Psicologia, poi Farmacia, Ingegneria e ora anche Economia e Lettere.
L’avvocato dell’U.d.U. ha parlato senza freni del mondo universitario e, in particolare, del meccanismo dei corsi a numero chiuso, asserendo che molti di essi non dovrebbero essere tali e che tale sistema, giusto o sbagliato che sia, è oltremodo illegale.
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