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21 Dic

I diritti umani e la tutela dei “Family Caregiver”: chi cura i disabili propone appello all’Europa. Firma anche tu!

« Il riconoscimento della dignità specifica e dei diritti uguali e inalienabili di tutti i membri della società umana è la base di libertà, giustizia e pace nel Mondo». Così si legge nel Preambolo alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948.

Tra i diritti umani fondamentali si possono ricordare, tra gli altri, il diritto alla salute, garantito a livello costituzionale dal disposto di cui all’art. 32 Cost. e che si configura, oltre che come diritto primario dell’individuo, anche come interesse della collettività dei cittadini.

La Repubblica all’art. 2 Cost. si preoccupa già di tutelarlo nei confronti di qualunque soggetto che rischi di sacrificarlo o comunque di comprimerlo, attribuendo al predetto diritto un contenuto di socialità e di sicurezza tale da impedire di interpretarlo soltanto come mero diritto alla vita e all’incolumità fisica.

Tale ottica “estensiva” conduce a valorizzare il diritto alla salute - inteso altresì come diritto al riposo e alla vita sociale - e ad assicurarne la protezione in via assoluta ed incondizionata, come intrinseco modo d’essere della persona umana.

Sempre alla luce di una tutela efficace del menzionato diritto, lo Stato è obbligato a promuovere ogni opportuna iniziativa e ad adottare precisi comportamenti finalizzati alla migliore tutela possibile della salute in termini di generalità e di globalità, atteso che il mantenimento di uno stato di completo benessere psico-fisico e sociale costituisce oltre che diritto fondamentale per l’uomo, per i valori di cui lo stesso è portatore come persona, anche preminente interesse della collettività per l’impegno ed il ruolo che l’uomo stesso è chiamato ad assolvere nel sociale per lo sviluppo e la crescita della società civile.

In un quadro del genere assumono un rilievo sempre più significativo i c.d. Family Caregiver. Con questo termine, in genere, si fa riferimento a coloro che si occupano in ambito domestico di un familiare affetto da una grave disabilità.

Si tratta di una figura fondamentale per il tessuto sociale, a cui è riconosciuta infatti una rilevanza giuridica altissima da parte dei Paesi Europei mediante leggi e provvedimenti specifici. Soltanto il Parlamento italiano tarda a legiferare a favore di questa importante categoria sociale, che anzi spesso vive all’ombra dei diritti umani.

Per tale ragione l'Associazione Famiglie di disabili Gravi e Gravissimi ha deciso di presentare una petizione al Parlamento Europeo affinché anche in Italia, come in tutti gli altri Paesi europei, le persone che si curano in ambito domestico di un familiare non vengano abbandonate a loro stesse e possano godere dei diritti garantiti ad ogni altro cittadino.

Del resto, siffatta ratio è l’unica che consente di assicurare il pieno rispetto della Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà Fondamentali.E’ necessario, in altre parole, che il Parlamento Europeo intervenga in particolare con provvedimenti incisivi diretti a tutelare le condizioni di vita dei Caregiver Familiari in Italia e agisca nei confronti dello Stato Italiano per far sì che anche per essi vengano rispettate politiche sociali di sostegno adeguate all’intensità del lavoro di cura.

Decisivo in tal senso potrà essere lo stanziamento di specifici fondi diretto a tutelare e a finanziare questa particolare categoria di lavoratori. Importante sul punto sarà la netta distinzione di attribuzioni e funzioni e, quindi, di risorse tra i family caregiver e gli enti istituzionalmente dedicati alla tutela della disabilità.

Leggi e scarica la documetazione in allegato. Firma e fai firmare la petizione al Parlamento Europeo!


Ultima modifica il Giovedì, 08 Gennaio 2015 23:04