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10 Apr

Tasse sulle seconde lauree: è vittoria dell'Udu

Dietrofront dell'Universtà degli Studi de L'Aquila sugli sconti nella tassazione per merito e reddito per le seconde lauree. Grazie ad un tempestivo ricorso patrocinato dall'avvocato dell'Udu Michele Bonetti l'Università de L'Aquila si è trovata costretta a ritornare sui suoi passi eliminando l'illegittima e arbitraria norma che escludeva per le seconde lauree la possibilità di ricorrere ai benefici della tassazione agevolata per merito e reddito.

Nel corso della recente seduta del Consiglio d'Amministrazione è stata infatti approvata la delibera che, modificando la guida tasse dell’Ateneo, consente di fatto l’accesso agli sconti per reddito e merito anche agli studenti iscritti ad una seconda laurea.

Nella guida tasse di Settembre l'Ateneo aquilano aveva previsto l'esclusione dagli sconti di reddito e merito per tutti gli studenti iscritti ad un corso di studi, ma già in possesso di un titolo di livello pari o superiore (ovvero, le seconde lauree).

Una scelta, questa, che oltre ad essere non prevista dalla Legge e particolarmente discriminante, non era mai stata discussa in Cda; un'interpretazione restrittiva da subito fortemente contestata dall'Unione degli Universitari:  l’intera situazione, infatti - come spiegato dallo stesso sindacato studentesco - è nata da un'errata interpretazione della normativa nazionale da parte dell’amministrazione dell’Ateneo, "la quale asseriva l’esistenza di una norma che escludesse dalle esenzioni sulla tassazione, anche parziali, gli studenti in questa situazione".

"Proprio contro questo errore - si legge nella nota dell'Udu L'Aquila - nel mese di dicembre è stato avviato l’iter per un’azione legale, concretizzatasi in un ricorso gerarchico dell’Udu, predisposto dall’Avv. Michele Bonetti. La delibera del CdA, afferma l'UduAq - evita un lungo contenzioso e riconosce a tutti gli studenti iscritti alle seconde lauree l’accesso agli sconti".

L'Unione degli Universitari ringrazia tutti coloro che hanno aderito in fase preliminare all'azione legale e giudica la "retromarcia" dell'Ateneo un importante risultato. Tuttavia il sindacato studentesco ritiene opportuna una più decisa propensione all'ascolto da parte dell'amministrazione universitaria. Una maggiore vicinanza alle istanze degli studenti - precisano dagli ambienti universitari - avrebbe evitato in questo caso un intervento correttivo così "ritardato" e lesivo dell'immagine dello stesso Ateneo.

Per maggiori info al riguardo leggi anche l’articolo su Uninews24.it

Ultima modifica il Venerdì, 10 Aprile 2015 19:55