Il tema dei segni di riconoscimento nelle prove scritte dei concorsi pubblici è un tema da non sottovalutare e che, in molteplici occasioni, è stato preso in debita considerazione dal Giudice Amministrativo.
A tal riguardo, il 19 aprile 2023 sono stati pubblicati sul sito del Ministero dell’Interno i risultati inerenti alle prove scritte del concorso indetto nel 2019 per l’accesso alla qualifica iniziale della carriera prefettizia.
Numerosi sono stati i candidati esclusi dalla procedura a causa dell’apposizione negli elaborati dei c.d. “segni di riconoscimento” anche nella c.d. “mala copia” del compito.
Tuttavia, sovente i contestati “segni di riconoscimento” altro non sono che strumenti utilizzati dai candidati per facilitare la stesura della prova affinché la trascrizione in “bella” segua l’ordine cronologico dato in corso d’opera dal candidato.
L’esclusione de quo spesso si configura come illegittima perché non prevista dalla lex specialis.
Nel caso di specie, sono state addirittura modificate ed integrate le cause di esclusione della procedura concorsuale al termine delle prove scritte.
Tale agere dell’Amministrazione viola il principio di tassatività delle cause di esclusione.
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