Il Consiglio di Stato, con sentenza del 26 settembre 2022, ha rigettato l’appello del Ministero, accogliendo in toto la nostra tesi su una ricorrente dell’Ateneo di Chieti che per la prima volta nei passaggi successivi al primo entra a titolo definitivo.
La vicenda ineriva una studentessa che aveva richiesto l’iscrizione ad anni successivi al primo nella facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Ateneo di Chieti, in seguito al conseguimento del titolo di laurea ottenuto presso un corso di studi affine.
In particolare, a seguito della sentenza positiva del TAR per l’Abruzzo – sede di Pescara, il Consiglio di Stato veniva chiamato a pronunciarsi sul consolidamento della posizione della ricorrente iscritta, con riserva giurisdizionale, ad anni succesivi al primo.
Il MUR aveva avanzato domanda di sospensione della sentenza del TAR “bloccando” di fatto la carriera universitaria della studentessa. Il Consiglio di Stato, accogliendo la tesi del nostro studio con decreto monocratico urgente aveva consentito, invece, alla ricorrente di sostenere tutti gli esami della sessione estiva garantendo la prosecuzione delle attività didattiche nelle more della discussione dell’udienza di merito.
All’udienza definitiva tenutasi dinanzi al Consiglio di Stato, l’Ecc.mo Collegio con sentenza del 26 settembre 2022 si è infine pronunciato rigettando l’appello del MUR precisando che “l’appellata pur essendo stata ammessa al corso di laurea in questione in forza di un provvedimento cautelare adottato dal TAR, ha dimostrato nei fatti di possedere le doti attitudinali e le capacità richieste per la proficua frequenza dei corsi univarsitari (…). A distanza di alcuni anni dall’ammissione al corso di laurea, con il superamento di diversi esami universitari deve ritenersi soddisfatto l’interesse sostanziale azionato dall’originaria ricorrente ora appellata, mentre di contro non è ravvisabile alcun interesse delle amministrazioni resistenti alla invalidazione del percorso accademico in questione”.
Veniva, in tal modo, confermata la declaratoria di cessata materia del contendere già pronunciata dal Collegio di prime cure.
“Trattasi di un’importante vittoria volta a ribadire l’orientamento giurisprudenziale circa il principio del consolidamento” commenta l’Avv. Michele Bonetti, founder dello studio Bonetti & Delia che ha patrocinato la causa in appello; “il Collegio” - prosegue Bonetti- ha preso atto della circostanza che la ricorrente aveva dimostrato sul campo la propria idoneità ad affrontare il percorso di studi ambito”.
La pronuncia assume particolare rilievo soprattutto se si considera che in questi giorni è in via di pubblicazione la graduatoria Nazionale relativa al test per l’accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia ed Odontoiatria e Protesi Dentaria per l’a.a. 2022/2023 e che dai primi dati emerge che meno di un quarto dei candidati otterranno l’immatricolazione al corso ambito. Anche quest’anno, difatti, sono state riscontrate molteplici irregolarità sia nella predisposizione del test che nella determinazione dei posti messi a bando.
Per tale ragione lo Studio Legale Bonetti Delia ha indetto una prima riunione pubblica per giovedì 29 settembre alle ore 18:00. Per informazioni in merito https://www.avvocatomichelebonetti.it/numero-chiuso/accesso-ai-corsi-di-laurea-a-numero-programmato/numero-chiuso-2022-2023-indetta-la-prima-riunione-pubblica-giovedi-29-settembre-ore-18-00pubblica-giovedi-29-settembre-ore-18-00