La presentazione di un libro è occasione per far cessare i cori di protesta motivati dalla crisi economica.
Non è stata una benevola accoglienza quella che gli studenti hanno riservato a Giorgio Napolitano che giovedì 1 dicembre si è recato all’università La Sapienza; il suo arrivo è stato, infatti, accompagnato da cori di protesta sulla crisi economica.
«Qui è già default... e i professori? Con le banche al governo» è stato il titolo di uno degli striscioni che è stato apposto,in linea con gli slogan gridati dai collettivi universitari.
A poca distanza dall’aula magna, sul tetto dinanzi all’aula del rettorato della Sapienza, hanno avuto luogo queste forme pacifiche di manifestazione rivolte a Napolitano, il cui arrivo è stato motivato dalla presentazione del suo ultimo libro, «Una e indivisibile. Riflessioni sui 150 anni della nostra Italia».
Di fronte a ciò, tuttavia, il Presidente della Repubblica ha reagito positivamente giungendo a chiarire gli interrogativi degli studenti preoccupati per le sorti del paese; anche ai giornalisti ha risposto serenamente .
A coloro che gli hanno chiesto se l’Italia sarà in grado di superare l’attuale momento di crisi, egli ha risposto «Certamente, l’Italia ce la deve fare», dopo aver evidenziato la necessità “di un grande sforzo politico, morale, sociale” al fine di affrontarla e vincerla.