Non conoscono battute d’arresto le polemiche inerenti il bonus maturità, ovvero dei “punti-premio” (dai 4 ai 10 punti) per l’accesso alle facoltà a numero chiuso, che sono attribuiti agli alunni che conseguono alla maturità un voto finale compreso tra 80 al 100 centesimi; in apparenza un sistema banale, in concreto un meccanismo idoneo a produrre non poche disparità tra gli studenti.
Per questo, il Ministro Maria Chiara Carrozza sta lavorando per una soluzione ed una semplificazione della procedura introdotta dal suo predecessore Francesco Profumo.
Michele Orezzi, Coordinatore nazionale Udu, sottolinea che il criterio del calcolo è fonte di problemi in quanto crea disparità non solo tra città diverse, ma anche tra istituti della stessa città.
Secondo i rappresentanti degli studenti questi meccanismi portano a discriminazioni che, sommate all’anticipo dei test a luglio e al test a crocette, scoraggiano sempre più gli studenti e impediscono loro di accedere alla facoltà scelta.
“Chiediamo un tavolo di discussione al Ministro Carrozza” – ha asserito Orezzi – “affinché si possa garantire realmente il diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione”.